Stage Anno didattico 2011-12 – Restauro della cornice decorativa ottocentesca costituente il soffitto di un palazzo antico di Acri.

Premessa

E’ stato eseguito un parziale lavoro di restauro per mettere in luce la pellicola pittorica originale ottocentesca presente sotto numerose ridipinture; l’intervento riguarda pertanto solo un lato dell’intera fascia decorativa perimetrale del soffitto.

Introduzione storica

L’edificio, oggi sede dell’ International Conservation Center “Città di Roma” in Akko (San Giovanni d’Acri), ha subito nel tempo diverse e notevoli manomissioni sia a livello strutturale che estetico.

Inizialmente abitazione privata, negli ultima 40 anni è divenuto prima ostello poi abbandonato e solo ultimamente acquistato dal Dipartimento delle Antichità Israeliane per farne appunto sede della “scuola di restauro”.

L’intero edificio è costituito dall’assemblaggio di più parti risalenti a diverse epoche storiche, a partire da murature crociate, le più antiche e per la maggior parte sotteranee, fino alla presenza di  elementi recentemente aggiunti al complesso come la scalinata interna, costruita solo nel 1950.

Analisi materica degli elementi costitutivi

Supporto murario : ad esclusione delle mura più antiche, quelle crociate, la restante struttura risale al periodo britannico e recente. Le prime sono presenti per la maggior parte sotto il livello del terreno, in corrispondenza dell’atrio principale d’entrata e delimitano una stanza che i Crociati utilizzavano come cisterna per l’acqua.

In linea generale tutti i muri sono costruiti con mattoni di pietra locale arenaria tra i quali vi è interposta malta di calce e cocciopesto.

Tetto e soffitto : Con gli ultimi lavori di ristrutturazione dell’edificio, si è provveduto al rifacimento completo del tetto; il lavoro ha pertanto bloccato le continue infiltrazioni d’acqua provocate inevitabilmente dal deperimento del vecchio tetto.

Cornice decorativa : La cornice decorativa perimetrale del soffitto della caleiscope room è collocata tra il soffitto e la parete . Sopra e sotto la fascia centrale, corrono lungo tutto il perimetro rispettivamente due fascie ancora in legno e concludono l’intera cornice decorativa.

Nella fascia decorativa centrale, al di sopra della base in gesso e fibre lignee si ipotizza la presenza di uno strato di preparazione, probabilmente a gesso e colla, reso perfettamente liscio e idoneo alla successiva stesura di pellicola pittorica.

Stratigrafia fascia decorativa superiore : questa parte della cornice decorativa si divide in tre fasce avente ciascuna differenti stratigrafie. La prima, quella più alta, presenta quattro strati pittorici : direttamente sul legno è stato steso uno spesso e resistente strato di colore bianco, simile come consistenza allo smalto veneziano; successivamente vi è uno strato sottile azzurro probabilmente di origine sintetica e fra questi due sembra interporsi un ulteriore strato molto sottile di colore azzurro chiaro; questo potrebbe essere parte dell’azzurro sintetico e quindi non costituirebbe uno strato vero e proprio. Come ultimo e superficiale è presente l’intonaco bianco, anche questo di origine sintetica e forse applicato recentemente a spruzzo. La seconda fascia, centrale, è costituita da due strisce aventi entrambe complessivamente tre strati pittorici : il primo è quello originale che si presenta rosso per la striscia superiore e verde per quella inferiore; il successivo è quello azzurro precedentemente descritto e infine è presente nuovamente l’intonaco bianco applicato a spruzzo.

La terza parte che costituisce la fascia decorativa superiore è l’ornato, ancorato alla striscia inferiore ; presenta nel complesso tre strati pittorici : il primo è quello originale costituito dalla foglia d’oro; il secondo, steso su tutta la decorazione è blu e l’ultimo superficiale è il consueto intonaco bianco a spruzzo.

Stratigrafia fascia decorativa centrale :

La parte centrale della cornice presenta nella sua stratigrafia un totale di sette strati : il primo e il più spesso è quello del supporto della fascia costituito da gesso come materiale principale, mescolato a fibre lignee per renderlo più resistente e compatto e si ipotizza la stesura a più mani. In un secondo momento è stato applicato lo strato di preparazione formato forse da gesso e colla. In seguito si osserva la presenza di un sottile primo strato pittorico originale di un tenue color verde che funge, con ogni probabilità, da base per la successiva decorazione floreale. Questo rappresenta il quarto strato della sequenza stratigrafica e ad un’osservazione ravvicinata si può facilmente individuarne la tecnica esecutiva : le rose sarebbero fatte a pennello, mentre per quanto riguarda la tecnica pittorica, tutto fa pensare ad una tempera grassa.

Il quinto strato si riferisce ad una stesura di colore verde, spessa e simile alla precedente nella composizione che va a coprire l’intera fascia decorativa. Successivamente vi è lo strato azzurro sintetico e infine l’intonaco bianco a spruzzo.

Stratigrafia fascia decorativa inferiore :

Questa parte della cornice si divide a sua volta in due fasce che differiscono anche per la loro diversa stratigrafia. La prima, più alta, comprende anche un piccolo ornato sporgente e due strisce, queste ultime uguali, sia pure nella stratigrafia, alle due strisce della fascia decorativa superiore. L’ornato sporgente con andatura ondulata presenta in tutto tre strati : il primo originale di colore verde scuro, il secondo azzurro sintetico e il terzo bianco a spruzzo. Appena sotto troviamo la decorazione lignea costituita invece da quattro strati complessivamente: lo strato n.1 è bianco compatto e resistente e da un’osservazione ravvicinata presenta una certa crettatura, è simile per molti aspetti al bianco trovato nella fascia decorativa superiore; lo strato n.2 è sottile e di colore celeste chiaro; lo strato n. 3 è spesso e di colore blu, lo stesso blu dell’ornato della fascia superiore.